Se Modica è chiamata “la città delle cento chiese” per il numero elevato di edifici religiosi, non meno ricca e importante è la presenza di maestosi palazzi e monumenti barocchi che rendono le vie del centro storico una sorta di museo a cielo aperto.

Risalendo il corso Umberto, sull'alto della collina spicca imponente la Torre dell'orologio, ubicata sui resti dell'antico Castello dei Conti, a testimonianza della floridezza e ricchezza che la contea ebbe a partire dal XIII secolo. Il grande orologio meccanico a contrappesi, ancora perfettamente funzionante, i cui complessi meccanismi vengono controllati e riavviati ogni 24 ore circa, venne posto nel 1725 sui resti post-terremoto di una torretta di avvistamento medioevale del castello. L'interno della torretta è visitabile solo in determinate occasioni ed è caratterizzato da grandi molle metalliche, pesi e contrappesi, grosse funi e catene. La torre dell'orologio è sempre stata considerata il "simbolo" dell'antica nobile città di Modica, forse è il monumento più fotografato della Città. Sempre a Modica Bassa si può ammirare il Palazzo De Leva, uno dei più suggestivi della provincia, il cui portale, di primo Trecento, è un elegante esempio dello stile gotico chiaramontano che poi dominò come stile in Sicilia nel corso di tutto il Trecento. Fra le testimonianze più significative dell'architettura tardo-barocca di Modica troviamo il Palazzo Napolino-Tommasi Rosso, posto nel cuore dell'antico quartiere di Francavilla, alle spalle del Duomo di San Giorgio. La sua facciata, definita la più elegante architettura civile del barocco modicano, comprende un bel portale d'ingresso, le cui colonne ai lati lasciano scendere degli eleganti tendaggi scolpiti nella pietra.

Il Palazzo degli Studi (1610 - 1630) era in realtà il Convento dei Padri Gesuiti, i quali fin dal loro insediamento nella struttura ne fecero il Collegio dove istruire i rampolli dell'aristocrazia di Modica. Sorto per volontà della contessa Vittoria Colonna de Cabrera, l’edificio è, dal 1878, sede del Liceo Classico intitolato allo scienziato e filosofo modicano Tommaso Campailla.

Menzione speciale merita il Teatro Garibaldi, un vero e proprio gioiello in piccolo, poiché riproduce in miniatura i teatri delle grandi città, con la sua platea, i suoi tre ordini di palchi molto eleganti, il loggione, la volta istoriata con un grandioso dipinto. La sua prima costruzione fu realizzata fra il 1815 ed il 1820, con il nome originario di Real Teatro Ferdinandeo in onore al regnante dell'epoca. Dopo lavori di restauro e di messa in sicurezza, è stato riaperto al pubblico definitivamente nel 2004. La facciata è in stile liberty (o neoclassico), con i due piani sormontati da una balaustra che presenta al centro un pannello scultoreo decorato con strumenti musicali. Sopra il pannello fu posto, sorretto da due figure maschili, un orologio, con in cima l'aquila, simbolo della Contea di Modica. Fu inaugurato nel 1857 con la Traviata di Giuseppe Verdi.

Sempre lungo il corso Umberto, a poche decine di metri dal Duomo di San Pietro, sorge un altro imponente edificio, il Palazzo Grimaldi, forse, il più bell'esempio di edificio in stile neorinascimentale fra quelli che si affacciano sul centro storico di Modica Bassa. Nei suoi saloni ospita una importante Pinacoteca, ricca di opere pittoriche dei più noti artisti dell'area iblea dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai nostri giorni. Non meno suggestivi il Palazzo Polara, splendida costruzione in stile barocco, introdotta da un'elegante scalinata, e il Palazzo de' Mercedari, annesso al Santuario della Madonna delle Grazie, che fu un ex convento dei Padri Mercedari adibito a lazzaretto durante la peste del 1709.