Il Duomo di San Pietro fa parte, come il Duomo di San Giorgio, della lista dei beni dell’Umanità dell’Unesco. Dopo il terremoto del 1693 la chiesa fu restaurata e oggi presenta una facciata molto raffinata suddivisa in due ordini, e abbellita da quattro statue, raffiguranti San Cataldo, Santa Rosalia, San Pietro e la Madonna, che arricchiscono il secondo ordine, sormontato all'apice della facciata dalla scultura, in altorilievo, di un Gesù Cristo in trionfo. Una monumentale scalinata abbellita dalle statue dei 12 apostoli ai lati rende ancora più maestoso l’ingresso. L'interno invece, presenta 3 navate con 14 colonne che reggono capitelli corinzi, un bellissimo pavimento, del 1871, con intarsi di marmo bianco, marmi policromi e pece nera, e la sontuosa volta, ricca di affreschi, raffiguranti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, iniziati nel 1760 circa dal pittore locale Gian Battista Ragazzi con la collaborazione del figlio Stefano, e portati a termine intorno al 1780, probabilmente solo dal figlio.

La navata di destra ospita due gruppi statuari: la copia della "Madonna di Trapani" di Francesco Laurana, attribuita a Giovanni Pisano (attribuzione incerta), e il policromo "San Pietro e il paralitico", del palermitano Benedetto Civiletti, nel 1893. L'organo monumentale, opera dei fratelli Polizzi ed inaugurato nel 1924, è composto da 3200 canne, 32 registri e due tastiere.