La festa della Madonna delle Grazie è forse quella maggiormente caratterizzata da momenti di intensa spiritualità, che prevalgono sugli elementi folkloristici, facendone una delle feste religiose più sentite dai modicani. I festeggiamenti in onore della Madonna cominciano il 30 aprile, per raggiungere il culmine la terza domenica di maggio quando, a partire dalle prime luci dell’alba si svolge nell’omonimo Santuario l’evento più suggestivo della festa. I fedeli a piedi scalzi (detti gli “Scausi”, ossia “gli scalzi”) iniziano un lungo pellegrinaggio, partecipando alla prima messa mattutina delle ore 6.00, tra una grande folla di fedeli che accorrono al Santuario nonostante l’ora inusuale. Il pellegrinaggio si concluderà solo a notte fonda, al rientro della processione, che prende il via nel pomeriggio. Particolare l’iconografia del bellissimo simulacro: il Cristo è raffigurato mentre tende col braccio delle saette in argento che simboleggiano l'ira di Dio dinanzi ai peccati dei suoi figli, mentre Maria Madre dei peccatori intercede per loro. Sorretto a spalla da numerosi fedeli, al rientro in chiesa il simulacro viene fatto andare avanti e indietro per tre volte per il grande sagrato. Immancabili i giochi d’artificio conclusivi.

Il culto della città di Modica verso la Madonna delle Grazie ha origine da un miracoloso evento accaduto il 4 maggio 1615, quando fu ritrovata intatta una tavoletta di ardesia raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino, che era bruciata incessantemente per tre giorni, dentro un cespuglio di rovi, senza consumarsi. L'evento si rivelò così prodigioso che fu costruito un Santuario dove viene venerata la preziosa tavola.