La chiesetta di San Giacomo è forse la più antica e caratteristica di Modica. Per ammirarla bisogna però spostarsi dalla città, e precisamente percorrere la Modica-Scicli lungo gli argini del torrente Motucano (la cosiddetta “Fiumara”).  A un paio di chilometri dalla città, subito dopo aver oltrepassato i colossali pilastri che reggono il Ponte Guerrieri, sulla sinistra si nota questa costruzione dall’aspetto umilissimo, immersa in un piccolo boschetto di pini ed eucalipti. La chiesa, che è stata costruita intorno al tredicesimo secolo e allargata nel secolo successivo, ha resistito in maniera egregia ai catastrofici terremoti del 1542 e del 1693, rimanendo pressoché intatta fino ai giorni nostri. Probabilmente è la più antica chiesa ancora integra dell’intera provincia iblea. Le sue forme semplici e armoniose ne fanno un piccolo gioiello incastonato nella natura, dove spicca il suo campanile a vela, anch’esso di modeste dimensioni, che termina con una croce templare. Bellissimi i due portali ogivali che caratterizzano la facciata priva di decorazioni. All’interno, si resta affascinati dall’abside a “mandorla” che ospita i resti di un affresco del Cristo Pantocratore. L’altare, antico e anch’esso molto sobrio, è in pietra locale.